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BACC2012
JASMINEPIGNATELLI

Fare scultura per me è Percorso, Progetto Artistico che si fa Telos esistenziale, ma anche Strumento attraverso il quale entrare in contatto con i molteplici piani dell'esistenza visibile e invisibile, con l'oscuro intrico di segni, forze, elementi e materie che, con ottimismo, noi umani archiviamo sotto la voce "Sfera della Percezione". Di fronte all'impossibilità di "vedere" oltre la soglia del Sensibile e lì trovare risposte, cerco nella scultura un riscatto, una rivincita nel fare che riequilibri lo smarrimento. E nel fare mi trovo costantemente sospesa in una "Formale Astrazione". Astrazione perché le forme che elaboro sono per me astratte tanto quanto sono astratti i principi e i meccanismi dell'Infinito. Sono forme che rifiutano la tentazione del naturalistico, del figurativo e del realistico. Eppure al tempo stesso fanno i conti con il Formale e fissano in una tensione plastica ciò che all'origine della suggestione era invisibile, immateriale, intangibile. "Semi" e “Radici” sono forme celate che finalmente emergono alla luce, liberate dall'agire artistico sviluppano un linguaggio plastico a partire dagli elementi primari e fondanti che operano sotto la superficie della terra: invisibili a noi, le forze della natura e del caos agitano e ricreano il mondo, generano nuova vita, impastano linfa e piogge che alimentano il tempo terrestre nel quale viviamo come immersi in un mistero non accessibile.

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